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20140813_c4_e2Decine di turisti, romani e curiosi hanno fotografato e ammirato la nuova supercar l’ auto utilizzata dai carabinieri nella capitale per pattugliare le strade del centro cittadino.

“Aoh, hanno lasciato a casa ‘a machina”, ruggisce un tassista sporgendosi dal finestrino. Foto, sorrisi, battute. E certo: quella Lotus Evola S “in divisa”, tutta blu con il tettino bianco, non può passare inosservata. Carabinieri in supercar. Fanno la loro apparizione in una piazza Venezia oppressa dal caldo agostano e, in tempi di spending review, si trasformano inevitabilmente in un facile bersaglio.

Linea sportiva, forme bombate, sagoma inusuale. Non è passata inosservata a Roma la pattuglia dei carabinieri in servizio nel centro storico, nella zona attorno a piazza Venezia, a bordo di una Lotus Evora. L’auto, donata all’Arma dalla Lotus Cars, è caratterizzata dalla livrea dei militari: carrozzeria blu, strisce rosse lungo il cofano e la scritta “Carabinieri”, in bianco, lungo le portiere e sul portabagagli. Si tratta di vetture che hanno prezzi che oscillano tra le 60mila e le 80mila euro e una silouette decisamente particolare che ha attirato lo sguardo di decine di romani e di turisti di passaggio a piazza Venezia che si sono fermati ad ammirarla e fotografarla.

L’auto è stata messa gratuitamente a disposizione dell’arma dalla casa costruttrice che si fa anche carico della manutenzione attraverso la sua rete di vendita e assistenza italiana.

L’equipaggiamento di questa supercar particolare non è la stessa dei modelli per i clienti privati: è dotata infatti di un innovativo sistema di segnalazione d’emergenza, un dispositivo per il controllo del territorio denominato EVA (Enhanced Vehicle Automation), una radio bi-banda (gamma 400 e tetra), un defibrillatore e speciali unità portatili di raffreddamento per il trasporto di organi e sangue.

rembrandt_san_luca--190x130Uno splendido dipinto di Rembrandt è stato recuperato 35 anni dopo il furto dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, coordinati dal sostituto procuratore padovano Federica Baccaglini.

Si tratta di un dipinto olio su tavola cm.h86,5×68 raffigurante “San Luca Evangelista” opera del XVII secolo, firmata “Rembrandt”. L’individuazione è stata resa possibile tramite la banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, il più grande data base esistente al mondo dedicato a questa tipologia di oggetti, gestita dai Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale, al quale attingono, attraverso il -Servizio Interpol – , anche le forze di polizia degli altri paesi europei ed extraeuropei.
Il Rembrandt era stato venduto al mercato clandestino delle opere rubate. Era arrivato nelle mani di un collezionista, solo quando quest’ultimo ha consegnato il dipinto a una casa d’aste parigina per una sua vendita si è potuto rintracciare l’opera.

A quel punto l’opera è stata bloccata per impedire che venisse immessa sul mercato legale internazionale. La raffigurazione pittorica di San Luca Evangelista appare abbastanza insolita soprattutto per la caratterizzazione del volto solcato da rughe, incassato tra le spalle con occhiali sul naso, avvolto in un pesante abito scuro, sembrerebbe quasi il ritratto del probabile committente del dipinto, forse di nome Luca.

L’importante opera sarà restituita alla Fondazione Cini, all’isola di San Giorgio di Venezia. Il Castello di Monselice infatti all’epoca del furto era di proprietà della Fondazione Giorgio Cini (istituita dal Conte Vittorio Cini nel 1951, come ente morale privato non a scopo di lucro), e dal 1981 era diventato di proprietà della Regione del Veneto.

Gianluca-Grignani-11Notte movimentata per Gianluca Grignani, è stato arrestato questa notte dai carabinieri di Riccione per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il cantautore milanese, 42 anni, è in vacanza a Riccione con la moglie e i 4 figli da un mese,ieri sera intorno alle 20.30, la moglie ha chiamato i carabinieri perché Grignani dava in escandescenza e la situazione stava diventando pericolosa.

Il cantante in preda a droga e alcol se l’è presa anche con i carabinieri: si è ribellato prendendoli a calci e un militare è stato buttato giù dalle scale.

All’arrivo dei carabinieri, il cantante è sceso in strada e ha tentato di scappare entrando in un hotel vicino. Gli uomini dell’Arma lo hanno seguito per fermarlo, ma, ancora fuori di sé, Grignani ha scaraventato per le scale dell’hotel un carabiniere e ha tirato calci ad un altro militare, ferendolo ad una gamba.

Alla fine, i carabinieri di Riccione sono riusciti a calmare il cantante che è stato prima accompagnato al Pronto soccorso del “Ceccarini”di Riccione, dove i sanitari l’hanno sottoposto a flebo calmanti, poi quando è stato dimesso è stato portato in caserma, dove intorno alle tre di notte è stato formalmente arrestato.

Una brutta vicenda per Gianluca Grignani, che già in passato aveva avuto qualche episodio poco consono al suo ruolo. Tanta paura per i famigliari ma nulla di grave.
Nella notte il pm di turno, ascoltati i militari, ha deciso di trasformare il fermo in arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale,adesso è a casa per detenzione domiciliare cautelare e la sua posizione non risulta certo delle migliori.

I suoi fan sono in apprensione, ma la maggior parte sembra aver preso le distanze dal suo gesto.

Clan dei Casalesi – Blitz questa mattina da parte dei Carabinieri di Napoli, che hanno arrestato Rosario Esposito, 50 anni, ritenuto essere uno degli affiliati alla fazione Bidognetti dei Casalesi. L’uomo era latitante da quattro anni e sul suo conto erano destinati 4 ordini di cattura per 22 anni complessivi di reclusione in carcere.

Napoli – nel 2002 l’omicidio Di Maio

Esposito, la cui latitanza è terminata nella mattinata di sabato, era uno dei latitanti più pericolosi sul territorio italiano. Le accuse che lo riguardano sono di associazione di tipo mafioso e diversi reati per stupefacenti. Nel 2002 prese parte ad un commando che, nel Casertano, uccise Nicola Di Maio e gli diede fuoco solamente per aver offeso un capo della zona.

  40enne arrestato dai Carabinieri: abusava di una 12enne. I carabinieri di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, hanno arrestato un uomo, un disocupato di 40 anni, il quale avrebbe abusato per diverso tempo di una bambina di 12 anni. La scoperta delle forze dell’ordine è avvenuta per motivi contingenti: la zona in cui vive l’arrestato, infatti, è tenuta sotto controllo poiché da tempo diventata luogo di spaccio e di ritrovo di tossicodipendenti. I  carabinieri stavano cercando degli spacciatori e si sono invece ritrovati di fronte ad un caso di abuso di minori. Sembra che la bambina, prima di andare a scuola, fosse solita fare visita al 40enne. I militari, una volta entrati nell’appartamento dell’arrestato, hanno trovato l’uomo proprio in compagnia della piccola 12enne.

 

  Napoli: scoperte 15 persone al volante senza aver mai avuto la patente. E’ successo durante i conseuti controlli delle forze dell’ordine nelle vie della movida: i carabinieri hanno fermato 15 persone, tra cui 2 minorenni, che guidavano senza possedere e senza aver mai conseguito prima di quel momento la patente.

Altro lavoro per le forze dell’ordine sempre in tema di locali e vita notturna: sono stati infatti multati anche 24 parcheggiatori abusivi e 12 locali pubblici, 5 di questi non assicuravano ai clienti il controllo del tasso di alcool.

Infine, la Polizia Municipale ha ordinato il sequestro di un locale in cui c’erano 84 persone in piu’ rispetto alle 300 consentite.