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Sala-Corazzieri-al-Qurinale-620x350“Questa volta sarà proprio come dare le chiavi del Quirinale in mano ai cittadini”, racconta all’ANSA Louis Godart, Consigliere del Presidente per la Conservazione del Patrimonio artistico. «Tutti potranno accedere – dice – stanza per stanza e ammirare i capolavori del palazzo che è la massima magistratura dello Stato Repubblicano». 

 Il Palazzo del Quirinale dischiude le sue porte  a una visita virtuale realizzata con immagini ‘immersive’ ad alta definizione.Con un pc,un tablet o uno smartphone collegandosi al sito www,quirinale.it, si potrà entrare ed ammirare i capolavori racchiusi in quelle stanze.

La nostra visita virtuale sarà accompagnata dalle voci  degli attori Francesco Pannofino e Isabella Ragonese, che ci guideranno verso la Cappella Paolina costruita da Paolo V nel 1615 su immagine della Sistina, la Sala delle virtù con l’arazzo della Cacciata dei mercanti dal tempio o quella delle Logge, Il Torrino del Cortile d’onore con l’orologio, la bandiera italiana al vento e la Madonna con il bambino di Carlo Maratta, e poi via verso lo Scalone del Seicento di Flaminio Ponzio che sale su, «incrociando» il Redentore dipinto da Melozzo da Forlì, fino all’imponente Salone dei Corazzieri o al grandioso Salone delle feste, ci si può soffermare sugli affreschi di Guido Reni o di Pietro da Cortona.

“Il tutto – racconta Godart – con una precisione d’immagine e una possibilità di ingrandire i dettagli davvero sorprendente. Lo dicevamo l’altro giorno anche con il presidente Napolitano, si riescono a vedere dettagli impensabili a occhio nudo. Penso ad esempio agli Affreschi del Salone dei Corazzieri’’. Ma non solo, perché il tour è aggiornato anche con gli ultimi restauri e ritrovamenti.

“Come nella Sala Gialla della Galleria di Alessandro VII Chigi – anticipa il consigliere – I restauri sono ancora in corso, ma ne diamo conto, anche per raccontare al pubblico il lavoro non facile, ma affascinante che stiamo compiendo”. “E proprio qui è appena emersa l’ultima delle molte «sorprese» che il palazzo del Quirinale continua a svelare, con alcune Metamorfosi di Ovidio rinvenute nella Sala Gialla, «dipinte tra il 1812 e il 1814» da un artista presumibilmente francese «di cui ancora non conosciamo l’identità ma che sapremo tra una quindicina di giorni”.

Sempre più “casa degli italiani”, come ha più volte sottolineato il Presidente Napolitano, per chi volesse goderne dal vivo, il Quirinale è aperto quasi ogni domenica ed, eccezionalmente, anche il 2 giugno per la 68/a festa della nascita della Repubblica, con ingresso libero dalle 15 alle 19.