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Grillo attacca Bersani, Monti, Berlusconi e D’Alema definiti “padri puttanieri” – Dopo le consultazione tra Bersani e i capigruppo del M5S Crimi e Lombardi che hanno ribadito il loro “no” compatto ad un Governo con il leader del PD, Beppe Grillo si sfogato sul suo blog con un posto dal titolo “I figli di NN” che ha come sfondo il quadro di Goya “Saturno che divora i suoi figli”.

Beppe Grillo, “Bersani e gli tutti altri padri puttanieri, vi cacceremo”

Duro attacco sferrato dal suo blog, Grillo definisce Bersani, Monti, Berlusconi e D’Alema “padri puttanieri” che hanno governato per 20 anni a spese dei figli di NN che adesso però sono stanchi e li manderanno a casa. “I figli di NN vi manderanno a casa, in un modo o nell’altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, né una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi”.

Continua ancora Grillo il cui intervento completo è visibile sul suo blog “Pdl e pdmenoelle sono vent’anni che ci prendono per il culo e non hanno ancora il pudore di togliersi in modo spontaneo dai coglioni dopo Penati, Tedesco, Dell’Utri, Cuffaro, Monte Paschi di Siena, dopo il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale e cento leggi abominio”.

M5S dice “no” compatto al governo Bersani – I senatori e deputati del M5S ieri sera hanno ribadito il loro voto di sfiducia unanime e compatto ad un Governo capitanato dal premier Pier Luigi Bersani. Anche se separatamente, tutti i parlamentari grillini sono giunti alla stessa conclusione, ovvero escludono perentoriamente la possibilità di un governo capeggiato dal leader Pd.

Alle 10.00 di questa mattina sono previste le consultazione tra il M5S e Bersani, a cui parteciparenno solo i capigruppo grillini Lombardi e Crimi non sarà quindi presente Beppe Grillo anche se il capo della comunicazione Messora ha ha dichiarato che ci saranno contatti telefonici tra l’ex comico e i due capigruppo.

I due capigruppo hanno dichiarato che sarebbe stato preferibile confrontarsi con Grillo nel giorno delle consultazioni ma quest’ultimo preferisce non interferire.

Elezioni 2013, Grillo esclude alleanza del M5S con il Pd di Bersani.  Grillo ha fatto sapere attraverso il suo blog che non ha intenzione di allearsi con il Pd e lo fa con parole forti che sembrano escludere qualsiasi possibilità di accordo. Grillo definisce Bersani smacchaitore fallito e stalker politico. “Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro”.

Grillo esclude alleanze politiche don il Pd di Bersani e con chiunque altro

Sulla possibilità di alleanze “Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle”. Grillo sottolinea come Bersani «è riuscito persino a perdere vincendo. Ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni». Il leader M5S non dimentica poi come Bersani negli ultimi mesi abbia e dipinto i suoi  «Fascisti del web, venite qui a dirci zombie», a «con Grillo finiamo come in Grecia» fino a «Lenin a Grillo gli fa un baffo».

Elezioni 2013, Bersani dice no a governissimo con PDL si ad apertura con Grillo. Del deludente risultato delle elezioni 2013 Bersani ne ha parlato sottolineando che benchè sia arrivato primo questo non gi ha assicato la vittoria, il risultato per ora è che si è di fronte ad un paese al quale non è possibile assicurare la governabilità.

Elezioni 2013, Bersani dice no a governissimo con PDL si ad apertura con Grillo

Si è tenuta questa mattina una riunione con i vertici del PD dove Bersani ha cercato di delineare il percorso da intraprendere. Si esclude categoricamente un’ipotesi di governissimo con il PDL mentre si è disposti ad aprire un dialogo con il Movimento 5 stelle di Grillo. Tale dialogo da realizzarsi in Parlamento riguarda un insieme di riforme essenziali sui partiti politici, sui costi della politica con tagli al Parlamento e sulla moralità pubblica e privata. A questo punto sembrebbe che la palla passi a Grillo.

Elezioni 2013 La Camera a Bersani – Con il 100% delle sezioni scrutinate, la coalizione di centrosinistra ottiene la maggioranza dei voti e quindi il relativo premio del 55% dei seggi, come previsto dalla nostra legge elettorale.

Elezioni 2013: i seggi alla camera

Per cui alla coalizione di Bersani toccano 340 seggi, PDL con 124, Movimento 5 stelle con 108 seggi, Monti con 45 seggi. Non ottengono seggi le altre coalizioni. Tuttavia manca la maggioranza al Senato, sufficiente per governare il paese. Le prossime ore saranno decisive per decidere quale sarà la sorte politica dell’Italia. L’unica cosa certa è che da queste elezioni 2013 è uscito un paese spaccato.

 

Scontro Berlusconi Bersani – In campagna elettorale irrompe l’acquisto di La7 ed è battaglia, senza esclusione di colpi, tra Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani. Sospetti, timori, accuse su cosa c’è dietro la cessione di Telecom a Urbano Cairo a quattro giorni dal voto. Nel Pd c’è il terrore che dietro tutto questo ci sia lo zampino del Cavaliere o che la debolezza del nuovo editore porti l’emittente a sprofondare favorendo così mediaset.A questo proposito D’Alema ( pd) predica calma mentre gli rispondano, dalla frangia pdl, che è inutile aspettare per favorire l’entrata nella trattativa di Della Valle.

Intanto lo scontro tra i due leader continua, con un botta e risposta, con Bersani che chiede una rilettura dell’antitrast mentre Berlusconi, riferendosi alle congetture del suo rivale, dichira di vedere un filo di avvertimento mafioso.

Elezioni 2013, è il panico in Friuli Venezia Giulia, dove i massimi esponenti stanno dando le dimissioni. Non è pazzia, ma solo una forma di protesta.
Non è andata giù che nella lista dei candidati vi sia Paolo Ciani, indagato per truffa. “futuro e libertà” sembra proprio che stia attraversando una crisi interna. Silvio Berlusconi nel frattempo sembra che voglia far piazza pulita tra i suoi sfidanti, annunciando che un giusto confronto sarebbe quello tra lui e Bersani, in modo che l’Italia possa scegliere. Una finta-distrazione quella di escludere Ingroia, Grillo e Monti da questa riunione? Oppure è un modo per eliminare qualcuno di troppo?
Ma Bersani non si fa intimidire, e mettendo l’ex presidente del consiglio con le spalle al muro vuol sapere se davvero lui tornerà alla ribalta per il posto al palazzo Chigi. Come si concluderanno queste elezioni 2013?

bersani-difende-bindi-dagli-insulti-di-grilloIl segretario del Pd, Pierluigi Bersani,intervie in difesa di Rosy Bindi, dopo le parole del comico genovese, Beppe Grillo, che sulle unioni omosessuali, aveva polemizzato molto.

Le parole di Grillo sono pesanti, sono il segno di un maschilismo e di volgarità, che ha superato persino la prova data da Berlusconi.Anche Angela Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, aggiunge di non condividere molte posizioni del Movimento 5 stelle, ma di rispettare lo stesso i suoi membri. Così dovrebbe essere anche per loro. Anche Enrico Letta, vice segretario del Pd, scrivendo su Twitter: mano mano che Grillo si esprime, vediamo le cose più chiare.