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lagnello-di-papa-francesco_a9757ee6-77d8-11e3-8515-09526850f1df_displayNel giorno della canonizzazione del beato Carol  Wojtyla, e dell’amatissimo Papa Giovanni Roncalli, una folla straripante di fedeli ha assistito alla cerimonia in San Pietro, c’è però chi ha potuto gustarsi l’evento comodamente dalla terrazza della prefettura degli affari economici.

Chi sono i fortunati 150 selezionatissimi vip? Quel buffet a Papa Francesco non è piaciuto. “Non è rimasto contento, per usare un eufemismo” come ha detto il cardinal Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede. tra i tanti partecipanti ci sono il presidente della Banca del Vaticano Von Freyberg, l’imprenditore Marco Carrai, Francesca Chaouquoi e monsignor Vallejo Balda, entrambi nominati nella Commissione Pontificia per il riordino degli affari economici del Vaticano, Bruno Vespa, Roberto D’Agostino, e molti altri.

Chi ha organizzato quel buffet? Secondo l’Espresso a fare da anfitrione sarebbe stata Francesca Immacolata Chaouqui, giovane lobbista nominata un anno fa dallo stesso Papa Francesco, membro della Cosea, la Commissione per il riordino degli uffici economico-amministrativi del Vaticano. Lei smentisce,  “Non ho chiamato nessuna azienda, non ho gestito nè parterre nè inviti. Ha organizzato tutto la Prefettura”, ha dichiarato a l’Espresso. Quel che certo, però, è che la Chaouqui al party del 27 aprile c’era. Tanto che, proprio quel giorno, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto: “Io non ho invitato nessuno, ho accolto chi mi ha chiesto di assistere alla cerimonia”, è uno dei commenti al post.

Papa Francesco vuole chiarire i fatti. Il cardinal Versaldi ha interpellato diverse aziende : “Egregio, Le sarei grato se potesse darmi qualche riscontro sia circa le persone eventualmente presentatesi a lei sia circa l’importo richiesto e a quale scopo specifico. Come Lei può intendere, si tratta di un fatto grave in cui la Prefettura da me presieduta è stata coinvolta a sua insaputa e in cui l’immagine della Santa Sede risulta compromessa”. 

Il biglietto d’invito, con tanto di stemma della prefettura e del Vaticano, che  non era autorizzato, come svelato dal cardinale, sono stati spediti anche agli sponsor, il fondo sanitario dedicato ai dirigenti Assidai, che ha pagato 13 mila euro per le strutture di legno, e i petrolieri di Medoilgas Italia, che hanno pagato 5 mila euro per il buffet.