Si tratta di una delle pagine di cronaca più feroci del nostro presente, di un omicidio che non ha movente se non la noia e lo sballo di un gruppo di benestanti e nullafacenti giovani della capitale. Luca Varani è stato trovato assassinato nell’appartamento romano dopo avere partecipato ad un festino a base di droga e di alcol e gli omicidi, rei confessi, hanno dichiarato di avere agito ‘per vedere l’effetto che fa’. I due si chiamano Manuele Foffo e Marco Prato e le loro parole sono apparse quanto mai agghiaccianti, perché la coppia ha infatti dichiarato che da tempo meditava sull’assassinio, di essere uscita per fare un giro per incontrare qualcuno, quando è venuto loro in mente il povero Luca e tutto ha avuto inizio.

I giovani si sono quindi dedicati ad un festino a base di cocaina e sembra proprio che ne avessero acquistato un’ingente quantità nella giornata di sabato, quasi 1.000 euro di droga. Dopo aver consumato gli stupefacenti e ingenti quantità di alcol, i due avrebbero torturato il giovane fino ad ucciderlo, per noia e per follia. La fidanzata del ragazzo deceduto ha quindi dichiarato che Luca si è fidato delle persone sbagliate ed è stato troppo buono con loro, ma in realtà Varani è caduto nelle mani di due psicopatici, soprattutto Foffo che ha dichiaro di avere agito pre intenzionalmente.

Prato è stato invece trovato in stato di semi incoscienza mentre tentava di togliersi la vita con dei barbiturici nella sua abitazione romana. Il caso di cronaca si propone quindi di scuotere le coscienze e molte saranno le conseguenze per questi giovani, che avevano tutto dalla vita ma hanno deciso di compiere un atroce delitto in nome della noia e del passatempo. La giustizia li ha intanto incarcerati e ora dovranno rispondere di omicidio intenzionale, con l’aggravante dell’assunzione e molto probabilmente dello spaccio di stupefacenti.