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96b1431b75f5a326664eff8e09fba6c2Jennifer Lawrence è riuscita ad ottenere le prime pagine dei giornali grazie alla sua nuova storia d’amore con Chris Martin leader dei Coldplay ed ex marito di Gwyneth Paltrow.

Jennifer Lawrence ha da poco terminata la sua storia con Nicholas Hoult, mentre Martin esce dal lungo matrimonio con l’attrice di “Shakespeare in Love”. Una bella differenza per Chris che , abituato alla vita familiare con Gwyneth e i loro due figli (Apple e Moses), si ritrova a fare coppia con la travolgente ventiquattrenne Jennifer.

Dopo un matrimonio durato quasi 11 anni Gwyneth Paltrow ha preso la notizia del nuovo amore del suo ex con molto fair play in lei non c’è neanche un minimo accenno di rancore o gelosia.

“Gwyneth è molto contenta per Chris”, ha rivelato un anonimo informatore, “adesso lui potrà trasferirsi e non stare più da solo. I due si sono separati pacificamente e l’unica cosa che vogliono è la felicità dell’altro, non c’è rancore”. Come se non bastasse, il fair play di Gwyneth Paltrow si spinge fino al punto di complimentarsi con Jennifer Lawrence: “posso immaginare che Jennifer sia una buona opzione per il mio ex marito”, avrebbe detto l’attrice, “lui andrà d’accordo con la sua personalità giovanile, la sua ambizione e il suo carattere forte. Jennifer ha la possibilità di renderlo felice”. Reazione incredibile!

Sulla neo-coppia, non ci sono grosse novità: sia Jennifer Lawrence, che potrebbe recitare in “The Hateful Eight”, che Chris Martin hanno fatto perdere le loro traccie alla stampa. Alcuni testimoni, sostengono però di averli visti in atteggiamenti affettuosi, nei pressi di New York, in visita al Wolffer Estate Vineyard. Nonostante le malelingue e la considerevole differenza di età, la Katniss di “Hunger Games” e il frontman dei Coldplay sembrano godersi il momento, senza pensare troppo al futuro.

7412761-1165-kInB-U103018653801244jG-568x320@LaStampa.itMassimo Cotto, giornalista, musicologo e assessore alla cultura del Comune di Asti (che a Giorgio Faletti, morto ieri mattina alle Molinette, intitolerà la Biblioteca Civica) parla a ruota libera, con la voce rotta dall’emozione.

“Ho passato la notte sveglio, in ospedale  –  spiega  –  Non sono molto lucido”. Le ultime ore al fianco dell’amico fraterno con il quale negli ultimi vent’anni ha condiviso tutto: la passione per la musica, le serate ad Asti, le bevute e le cene (“Era un grande cuoco, appassionato e creativo”), le vacanze nel buen retiroall’Isola d’Elba. “Giorgio c’era al primo giorno di scuola di mio figlio  –  racconta Cotto  –  gli ha insegnato a nuotare. Insieme abbiamo fatto infinite cose e incredibili viaggi. È la persona al mondo che più mi abbia fatto ridere fino alle lacrime e poi anche piangere. Due corde estreme che solo un artista totale riesce a toccare”.

La notizia ha scioccato tutti. L’avevamo lasciato lo scorso autunno, vitalissimo come sempre. Pieno di idee e di progetti…
“Aveva pronto un nuovo disco e uno spettacolo scritto che avrebbe dovuto debuttare in questi giorni ad Asti Teatro. Il titolo, “L’ultimo giorno di sole”, fa venire i brividi. Come quello di una delle canzoni, “Ave Maria”. Quasi una premonizione. In queste ore prevale il senso di incredulità. Fino all’ultimo, pur vedendolo lì, incapace di muoversi e di parlare, non riuscivo a credere che se ne stesse andando”.
Come ha reagito Faletti alla malattia?

“Con coraggio ed estrema lucidità, ma alla sua maniera: sempre prendendola per il culo. Nei giorni della chemioterapia l’ho raggiunto a Los Angeles. Eravamo in un ristorante vietnamita e mi ha proposto, scherzando: facciamo una foto insieme così quando la guarderete direte “pensa, c’era ancora

Giorgio”. Ha lottato fino all’ultimo, sempre sorridendo”.

“Disperato ma non serio, come il titolo di uno dei suoi dischi. Come è nata la vostra amicizia e cosa vi ha legato così tanto?
“È nata ai tempi di “Signor Tenente”, nei primi anni 90, quando io ero critico musicale. Ci siamo avvicinati quando lui è tornato a vivere ad Asti. Ad unirci era la stessa malinconia e la stessa gioia della vita. Una volta al giorno, Giorgio era attraversato da uno spleen che quasi sempre lo portava al pianoforte e faceva nascere una canzone”.

Aveva una passione per le chitarre…”Ne possiede una collezione. Ma non suonava bene. Una volta fece ascoltare un suo assolo a Branduardi che commentò: “Sembri Santana con la diarrea”. Al che Giorgio ammise: “Forse è meglio se lascio perdere””.
Un artista eclettico e spericolato. Cosa lo spingeva in questa passione onnivora per la performance?

“Una assoluta urgenza di raccontarsi. Quando aveva in testa una canzone era come in preda a un a febbre malarica. Nel 2004, per il decennale, venne fuori l’idea di comporre un seguito di “Signor Tenente”. La buttò giù in pochi minuti, sulla tovaglietta di carta del ristorante. Poi decise di non farne niente, per non sporcare il suo successo più grande con un’operazione che potesse apparire commerciale”.

Che rapporto aveva con Torino?
“Un amore. Torino è stato il nostro primo approdo. Per noi, che veniamo da in fondo alla campagna, era New York”.
Com’è l’atmosfera ad Asti?
“Tutti sapevano e se l’aspettavano. Ma è stato un duro colpo. Giorgio era molto amato, qui. Lo si vedeva spesso in giro, socievole, alla mano. E la gente si dimenticava di avere di fronte lo scrittore italiano più venduto al mondo”.
Un epitaffio?
“Qui giace un uomo innamorato del fuoco della vita”.

image_galleryuuidff79a6c9-c574-45dd-8148-8ce6fcee482dgroupId10139t1404465976550Grande festa in casa Beckham per l’anniversario di matrimonio della coppia, dopo 15anni d’amore e quattro figli Victoria e David sono una delle coppie più longeve dello showbiz.

Nonostante i vari gossip che nel corso degli anni li indicavano come separati, in crisi o traditi, i vari trasferimenti da un continente all’altro,   l’ex calciatore e l’ex Posh Spice sono ancora insieme.

Sono entrambi all’apice del successo quando si conoscono nel 1997, la più elegante delle Spice  partecipa a una partita di calcio di beneficenza del Manchester United, la squadra di cui lui era la star. “Non sapevo chi fosse, non seguivo il calcio”, dirà Victoria qualche anno dopo.

E’ colpo di fulmine, la loro storia incanta i media di tutto il mondo che soprannominano “Posh e Becks”, si sposano il 24 gennaio 1998, a portare gli anelli, Brooklyn, il primo figlio della coppia, nato il 4 marzo dello stesso anno.

“Victoria mi piace per quello che è, non per altro”, ha detto David, Le persone possono dire quello che vogliono, ma io e lei saremo sempre marito e moglie”

Per celebrare l’anniversario la cantante delle Spice Girl ha condiviso su Instagram tre foto inedite.
Le prime due catturano due momenti della cerimonia. Entrambi vestiti in bianco, l’ex Spice Girls sfoggiava un abito Cenerentola style e un anello con un diamante da 18 carati. Come didascalia delle immagini questo messaggio: “15 anni bellissimi. Ci sentiamo così fortunati, grazie a tutti per l’amore e il sostegno che ci avete dato nel tempo”.
Per  la cena – cambio d’abito obbligatorio – hanno scelto vestiti viola dello stilista di origini italiane Antonio Berardi. Il taglio della torta… con una spada. –

cms_20140702_alenajpg1404331248_immagine_ts673_400Gigi Buffon e Ilaria D’Amico hanno deciso di mostrasi in pubblico in atteggiamenti romantici.Il portierone della nazionale e la giornalista televisiva si sono incontrati a Parma per la prima volta dopo il rientro di Gigi dal Brasile.

La loro gioia è stata incontenibile e non sono riusciti a trattenersi dallo scambiarsi il primo bacio in pubblico, a fare lo scoop è stato il settimanale Chi, che documenta tutti gli spostamenti della coppia.

La bella conduttrice di Sky, è arrivata con una macchina a noleggio, invece il calciatore juventino  l’attendeva in fuoristrada, i due si sono baciati a lungo anche durante il tragitto verso il ristorante di Canneto sull’Oglio dove hanno mangiato.

Dunque basta appuntamenti segreti oramai la coppia ha deciso di uscire allo scoperto dopo che è stata ufficializzata la separazione di Buffon dalla Seredova, e dopo il rientro dal disastro mondiale dove l’ex moglie lo aveva raggiunto con i figli.

Anche Alena Seredova ha deciso di darci un taglio al passato e su twitter cinguetta: “Non guardiamo più il passato… bisogna guardare avanti! We don’t look back… We are just looking forward!”.

Un addio su twitter, con tanto di foto insieme ai figli che guardano verso l’orizzonte. Niente clamore, né commenti espliciti alla love story ormai alla luce del sole tra l’ex marito e la giornalista Ilaria D’Amico. Solo una frase scritta in italiano e in inglese. Per Alena c’è spazio solo per i figli e il futuro,mette così la parola fine alla sua lunga storia d’amore con Gigi.

Milano Pride 2014 (foto Migliaccio) (1)-2Nel giorno del Gay Pride Vittorio Feltri e Francesca Pascale si sono iscritti all’Arcigay, Feltri scherzando dice:”Almeno così smetteranno di rompermi con ’ sta storia che sono omofobo… Io sono sempre stato un radicaleggiante, non sono mai stato di destra, come si sa”.

“Sono sempre stato a favore di tutte le libertà, e anche libertinaggi, omosessuali, lesbiche, per me facciano quello che vogliono, anzi, sul matrimonio gay mi chiedevo perché volevano infilarsi in quella cosa del matrimonio, loro che avevano la fortuna di non averlo… Mi sono preso il gusto di scherzare anche sugli omosessuali, in passato, e perché no? Perché in Italia si può scherzare solo sugli etero ma se tocchi i gay no?”.

E così il talentaccio ha escogitato questa piccola cosa, un po’ politica e culturale: “Niente di esibizionistico, è solo un gesto simbolico, per dire al centrodestra “svegliatevi, datevi una mossa, guardate quello che succede nel mondo, non potete stare sempre a rimorchio”

“Francesca Pascale e Vittorio Feltri annunciano la loro iscrizione all’Arcigay poiché ne condividono le battaglie in favore dell’estensione massima dei diritti civili e della libertà”, si legge in un comunicato diffuso dai due.

“Nel centrodestra l’arretratezza su questi temi è maggiore, ma mi preoccupa di più continuare a non muovere un dito”, dice la Pascale. “È un grave danno al Paese aver lasciato per decenni il monopolio dei temi dei diritti civili alla sinistra che oggi ci fa apparire così arretrati, ma in realtà per molti si tratta solo di interesse politico”.

Pascale dice di parlare da “cristiana, cristiana che spesso viene guardata con pregiudizio severo perché al fianco di un uomo che non solo ha cinquant’anni più di me ma è anche pluridivorziato: credo che sia impensabile e razzista non rispettare due persone che si amino, a prescindere da qualunque differenza.

Dove c’è l’amore ci può essere una famiglia”. E ancora “sono favorevole alle adozioni riguardo alle coppie dello stesso sesso, come sono convinta che ci vorrebbe piu elesticità per le adozioni volute dalle coppie di fatto. Credo che una coppia dello stesso sesso possa dare amore a un bambino quanto una coppia eterosessuale, l’ingrediente fondamentale per una coppia, per una famiglia non sono gli status, ma l’amore. Io la penso così che sia di destra o di sinistra poco importa. Mi rendo conto che oggi è difficile anche parlarne, e questo mi fa davvero paura”.

25d805c72a45d1ff009b017da485bd5b-640x325Claudio Scajola innamorato di Chiara Rizzo si è messo nei guai per amore, ora non è più solo gossip ma è stato messo agli atti dai legali dell’ex ministro.

Gli avvocati Giorgio Perroni ed Elisabetta Busuito, basano la loro memoria difensiva sul “Ha fatto tutto per amore di Chiara”. Scrivono i difensori dell’ex ministro:”L’unico movente della sua condotta il solo, unico motivo di tutto quanto egli ha fatto per aiutare Chiara Rizzo, peraltro sempre rimanendo nel lecito… È l’invaghimento di Claudio Scajola per questa donna estremamente bella, molto affascinante e, soprattutto, rimasta improvvisamente sola e disperatamente bisognosa di aiuto per qualunque cosa, a essere il motore di ogni sua azione. Ed è così che l’affetto nato nel corso degli anni, complice certamente anche il bisogno di aiuto di questa donna al quale lo Scajola non rimane sordo, prende corpo e si trasforma via via in una vera e propria passione”.

Un trasporto che lo spinge ad accondiscendere ogni pretesa della signora Matacena per la quale letteralmente stravede, e che diventa ancor più bruciante quando l’ex potente si rende conto di non essere l’unico aspirante alle attenzioni della donna.

“Scajola – proseguono i difensori – è l’uomo innamorato che diviene non solo vittima di un umano e comprensibile sentimento di gelosia nei confronti di questa donna ma che lo vede, anche, totalmente consenziente e sottomesso a qualunque sua richiesta (foss’anche quella di farle da autista!), sia pur sempre rimanendo nell’ambito del lecito. Lui è così pronto a esaudire le sue richieste, a venire incontro alle sue esigenze, a risolvere qualunque sua necessità, sì da apparire indispensabile ai suoi occhi e poter avere l’occasione di ritagliarsi dei momenti di intimità con lei”.

“È questa la banalissima, quasi elementare verrebbe da dire, spiegazione che è alla base di tutto ciò che Scajola fa in questi mesi, aggiungono gli avvocati. Scajola è un uomo invaghito che per questa donna ha perso la testa e di cui diviene estremamente geloso, avendo compreso che la stessa nutriva un interesse per un altro uomo. Cosa c’entra la ‘ndrangheta con tutto questo? Cosa c’entra il dover diventare il referente di una sistema affaristico criminale il comportarsi in questo modo? Nulla, assolutamente nulla”.

Secondo i legali del politico i rapporti tra Chiara Rizzo e Scaiola si raffreddarono quando lui scoprì che nella vita di Chiara c’era un’altro, “ciò inevitabilmente influì sull’atteggiamento di Scajola concludono i legali, modificandolo e facendolo allontanare da questa donna che all’evidenza non era sola e disperata come egli aveva creduto; fu così che i rapporti si raffreddarono e divennero sempre più diradati”.

vasco rossi9Il presidente della regione  Puglia Nichi Vendola insieme all’assessore alla cultura Silvia Godelli, hanno conferito la cittadinanza onoraria culturale, artistica e musicale a” Vasco Rossi”

Vasco è il primo cittadino onorario della Puglia creativa, riconoscimento destinato a personalità di spicco della cultura italiana e internazionale, che hanno scelto la Puglia come luogo nel quale produrre e sviluppare i propri percorsi creativi.

“Oggi abbiamo l’occasione di incontrare Vasco – ha detto Vendola- per esprimergli un segno di gratitudine, perchè non solo ha scelto uno spicchio di Puglia, ma anche perché ha scelto di proclamare questa sua vita pugliese e questa sua cittadinanza pugliese: per noi questo è un motivo di gratificazione. E’ un momento di orgoglio di territorio -ha continuato il Presidente- in cui dimostriamo un’antica virtù di questa terra: il genio dell’accoglienza, la capacità non solo di dare il benvenuto, ma di allestire la mensa dell’amicizia e della fraternità con chi ci porta il dono del suo percorso, della sua storia, della sua sensibilità, in questo caso del suo pentagramma e della sua poesia”.

E’ un grande amore quello tra la Puglia e Vasco, durante la cerimonia il rocker ha detto: “Ricordo una notte a Gallipoli, dopo un concerto sotto la pioggia, ero andato a dormire ma il pubblico, che voleva il bis, ha quasi linciato la band”. E poi, spiega, “mi sono anche eccitato quando l’anno scorso ho visto per la prima volta ballare la pizzica, con queste donne che danzano a piedi nudi con larghe gonne”. E’ proprio alla Notte della Taranta che a Vasco piacerebbe “molto partecipare ma ho paura – dice – di creare ancora più casino di quanto non ce ne sia: se ci vado non avverto nessuno”Il rocker emiliano ormai è di casa in Puglia,infatti presenterà il 31 ottobre in anteprima per la stampa, il suo nuovo disco al Medimex, salone dell’innovazione musicale nell’ambito di Puglia Sound, che si terrà a Bari dal 30 ottobre al 1 novembre,

A Vasco è stata donata una chitarra in cartapesta realizzata dal maestro cartapestaio del carnevale di Putignano Deni Bianco.

50-anni-di-nutellaNUTELLA 1964-2014

La bozza della  Nutella nasce nel 1944  nel piccolo laboratorio di pasticceria di Pietro Ferrero, è la prima versione di quella che diventerà una squisitezza conosciuta e amata a livello mondiale, è venduta in ben 75 paesi.

Nel 1946 la cioccolata  arrivò nei negozi col nome Giandujot, si vende a peso e si fa a fette da inserire ne panino, nel 1951 diventa Super-crema e si vende in barattoli, nel 1963 Michele Ferrero, figlio di Pietro, decide di commercializzare il prodotto in Europa. Cambia ingredienti e nome, nasce così il primo vasetto di NUTELLA=nut, noce, e dal suffisso ella.

Nutella compie 50anni, la crema di nocciole simbolo della Ferrero e del made in Italy. Per festeggiarla il 17e18 maggio ci sarà il NUTELLA DAY, evento mondiale che prende il via da Alba(Cuneo), dove è partita la produzione.

Il programma degli appuntamenti viene presentato oggi presso la sede della stampa estera con l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, il ministro per lo sviluppo economico Federica Guidi, Antonio Catricalà, la presidente di Poste Italiane Luisa Todini, il presidente della Ferrero.

Sabato ad Alba nella chiesa di San Domenico si terrà il Nutellam-cantata, opera buffa per tre voci soliste e orchestra da camera, e altri eventi.

Poste Italiane emette un francobollo da 70 centesimi, un fondo dorato dove compare il tipico vasi di nutella e due date 1964-2014

I festeggiamenti avverranno in contemporanea nelle principali città del mondo, sarà Mika, da Napoli a chiudere la serie di eventi con un concerto.

NewYork, il nutella Bar ha fatto oggi il suo debutto newyorchese all’interno di Eataly, il tempio degli alimenti made in Italy che si trova sulla Quinta Avenue di NewYork City. Il pubblico americano ha risposto in massa formando lunghe code all’entrata.