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29968256Il premier Medvedev ha annunciato, Mosca risponde alle sanzioni: embargo sui cibi americani ed europei, il divieto per un anno a prodotti agricoli, caseari e carne. In Italia allarme Coldiretti: a rischio un volume d’affari da 706 milioni di euro

Si tratta di un divieto che ha effetto immediato e che dovrebbe durare un anno; la misura secondo il primo ministro favorirà l’agricoltura russa, ma si tratta di una risposta obbligata alle sanzioni occidentali.

Il primo ministro ha affermato che la Russia è stata costretta a rispondere alle sanzioni occidentali.

Possibile chiusura dello spazio aereo – Mosca sta anche valutando la possibilità di bandire ai voli americani ed europei la rotta trans siberiana.
“Il governo della Federazione russa -ha affermato Medvedev- sta considerando una serie di rappresaglie. Questo non vuol dire che saranno avviate immediatamente. Tuttavia sono ‘sul tavolo’. La prima è un bando delle linee aeree europee e americane che usano il nostro spazio aereo per il transito verso le regioni del sud est asiatico”

In secondo luogo, ha aggiunto, “stiamo considerando la possibilità di cambiare i punti di entrata e uscita dallo spazio aereo russo per i voli regolari e charter condotti da compagnie americane ed europee”. Tali misure vengono considerate in risposta alle sanzioni occidentali contro la linea aerea russa low cost Dobrolet.

“Le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia nonostante le tensioni sono aumentate ancora dell’uno per cento nel primo quadrimestre del 2014 dopo che lo scorso anno avevano raggiunto la cifra record di 706 milioni di euro messi ora a rischio dall’annuncio di sanzioni”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della decisione della Russia di limitare o bloccare le importazioni agricole.

arton8185L’Argentina non e’ riuscita a trovare un accordo sul debito ed e’ in default per la seconda volta in 13 anni. Al termine di una maratona negoziale svoltasi a New York, la trattativa con gli hedge fund creditori si e’ conclusa senza nessun accordo.

l ministro dell’Economia argentino, Axel Kicillof, ha definito “avvoltoi” gli hedge fund americani ai quali il suo Paese deve 539 milioni di dollari di interessi dopo una sentenza emessa negli Stati Uniti.
L’Argentina avrebbe dovuto onorare il pagamento entro il 30 giugno. Kicillof ha riferito che gli interlocutori hanno rifiutato il compromesso proposto dal governo di Buenos Aires, senza descrivere la proposta nei dettagli.

Il ministro ha inoltre addossato la responsabilità della situazione anche al giudice Griesa, che nell’emettere la sentenza ha bloccato il trasferimento dei fondi depositati presso le banche per il pagamento degli interessi ai titolari di bond che hanno aderito al concambio. “Il default è quando non si paga – ha affermato Kicillof – mentre Buenos Aires ha pagato”.

Standard & Poor’s aveva tagliato il rating di Buenos Aires a “selective default” da “CCC-“. Un default selettivo, diverso da quello generale, che vuol dire che il Paese onora gli impegni su certi titoli ma non su tutti.
Diversamente da quanto accaduto nel 2001, il default riguarda una somma relativamente bassa, 539 milioni di dollari, bloccati dalla giustizia americana su un conto della Banca centrale argentina alla Bank of New York, che dovevano servire a pagare gli interessi dei creditori che avevano accettato la ristrutturazione del debito argentino nel 2005 e nel 2010.
Nel 2001 invece il governo argentino dichiarò un completo ed effettivo default perché non era più in grado di onorare titoli per 132 miliardi di dollari.
Il default colpisce un’economia già in recessione. Preoccupano anche le possibili ricadute sui prezzi al consumo, in un Paese con un’inflazione al 40%, tra le più elevate al mondo.

Alla fine del 2001 fu il governo argentino a dichiarare un completo ed effettivo default perché non era più in grado di onorare titoli per 132 miliardi di dollari. L’Argentina aveva fatto molti sforzi per tornare ad avere accesso ai mercati globali del credito. Il governo ha pagato i suoi debiti con il Fondo Monetario Internazionale e a maggio ha raggiunto un accordo con gli Stati creditori per ripagare 9,7 miliardi di dollari di debiti non pagati dal 2001. Secondo gli analisti, il nuovo default potrebbe compromettere tutti il lavoro compiuto finora