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Algeria

algeria-sito-petroliferoLe forze speciali algerine hanno sferrato il blitz finale al sito petrolifero di In Amenas, aggredito da un commando di estremisti islamici lo scorso mercoledì. Secondo l’agenzia Aps nel blitz sono morti 7 ostaggi stranieri, uccisi dai terroristi prima dell’assalto finale, e 11 terroristi. L’impianto in mano ai rapitori jahidisti era stato assaltato giovedì dalle stesse forze di sicurezza algerine con un attacco che si era risolto con una strage. I rapitori continuano a dire che sono pronti a farsi saltare in aria se i militari algerini si avvicineranno ai locali dove si trovano gli ostaggi, ribadendo che sono state piazzate delle cariche esplosive nell’impianto.

Poco prima dell’assalto finale al sito petrolifero di In Amenas sedici degli ostaggi stranieri in mano al gruppo estremista sono stati liberati, di loro due americani, due tedeschi ed un portoghese. Mentre in precedenza erano stati trovati quindici corpi carbonizzati erano stati rinvenuti nell’impianto di gas. Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu condanna duramente l’attacco terroristico in Algeria definendolo “atroce”, ma allo stesso tempo è stato chiesto agli altri stati di cooperare con le autorità algerine, per combattere il terrorismo sempre rispettando le leggi internazionali ed diritti dell’uomo. Inoltre oggi ad Abidjan, in Costa d’Avorio, si è svolto un vertice dell’Ecowas (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) per sollecitare l’intervento dell’Africa occidentale in Mali.

scontri-algeriaSi è risolto tragicamente il sequestro di una quarantina di ostaggi stranieri da parte di un commando jihadista nel Sahara algerino. Secondo Al Jazira, 34 ostaggi e 15 rapitori sarebbero morti in uno scontro a fuoco scoppiato dopo che i terroristi erano usciti dall’impianto per l’estrazione di gas al confine con la Libia. La conferma è stata data anche dall’agenzia stampa mauritana Ani che ha citato fonti jihadiste che confermano il numero dei morti: 34 ostaggi e 15 rapitori. Gli ostaggi occidentali, si era parlato di 41 persone ma ancora non c’è certezza, sono stati sequestrati ieri nel sito petrolifero da parte di un commando qaedista. Quattro di loro sarebbero stati liberati.
I sequestratori avevano denunciato che elicotteri dell’esercito algerino hanno cominciato a bombardare il sito petrolifero, ferendo due giapponesi – secondo quanto riferito dall’agenzia mauritana Ani citando una fonte di “coloro che firmano con il sangue”, il gruppo terroristico che ha rivendicato il sequestro. I miliziani e gli ostaggi sarebbero stati uccisi mentre, a bordo di un bus, cercavano di forzare l’assedio delle forze algerine. L’automezzo, che era abitualmente usato da una delle compagnie del sito per il trasporto del personale, sarebbe stato colpito dagli sparati esplosi dagli elicotteri algerini. I militanti islamici che controllano il sito petrolifero sarebbero ben armati ed avrebbero inoltre obbligato alcuni rapiti a indossare delle “cinture esplosive”, lo ha reso noto la tv France 24, la quale rivela che ha raccolta una testimonianza per telefono proprio da un ostaggio di nazionalità francese.

algeria-terroristiDue persone sono morte e sei sono rimaste ferite nell’attacco sferrato nei confronti di un impianto petrolifero nel sud dell’Algeria da un gruppo terroristico di militanti islamici. Lo riferisce il sito web del giornale algerino El Watan, che cita una fonte della sicurezza locale, il sito ha comunicato: ”I terroristi della ‘Brigata di coloro che firmano con il sangue’ hanno attaccato l’impianto della Sonatrach e preso in ostaggio, secondo una fonte della sicurezza, 41 cittadini stranieri, tra i quali sette americani, due francesi, alcuni britannici, alcuni giapponesi”.

La ‘Brigata di coloro che firmano con il sangue’, che ha rivendicato l’attacco, è un gruppo molto vicino ad al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), ed ha ribadito che tale attacco è una ”vendetta nei confronti della Francia e dei Paesi che la sostengono” nell’intervento in Mali. Nell’attacco terroristico di questa mattina contro l’impianto petrolifero sono stati feriti due agenti della sicurezza e quattro tecnici, due dei quali stranieri. Durante il blitz nell’impianto della regione di Tiguentourine, a circa 40 chilometri da In Amenas, gestito dalla Sonatrach e da altre aziende straniere, sarebbero state rapite 41 persone. Il sito del giornale algerino El Watan non riferisce la nazionalità degli altri ostaggi, ma a quanto pare tra i rapiti ci sono anche un cittadino irlandese ed un norvegese, una notizia resa nota dalla stessa moglie di quest’ultimo, ma non confermata dalle autorità.