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Egitto: al via la campagna a fumetti contro le molestie sulle donne

Egitto-alta-affluenza-al-referendumSta ottenendo l’effetto sperato la campagna contro la violenza sulle donne lanciata circa un mese fa in Egitto. Si tratta di una campagna molto speciale, che ha scelto di affollare la stazione dei treni di El Cairo con tanti cartelloni e installazioni a fumetti. I viaggiatori si stanno infatti fermando, divertendosi e rattristandosi nella lettura delle strip che raccontano un problema sentito nel paese, ma mai affrontato dalle autorità con il giusto grado di severità.

Imprint Movement è la campagna, disegnata da un famoso artista locale, il quale ha rivelato di avere speso molto del tempo ad intervistare le donne, per capire quali sono i loro sentimenti quando vengono sottoposte ad occhiate troppo insistenti o addirittura a molestie in luogo pubblico. Il risultato si legge in una serie di fumetti molto belli, carismatici, ma soprattutto chiari nel loro scopo di denuncia.

I passanti e i cittadini hanno accolto favorevolmente l’iniziativa, dichiarando che è giusto parlare del problema, il quale chiede di essere affrontato anche nelle discussioni familiari, nelle scuole e nei centri pubblici. L’Egitto sta infatti recependo il problema e si sta muovendo per creare soluzioni adatte. L’anno scorso lo Stato ha emanato una legge che prevede sei mesi di reclusione per chi compie molestie sessuali e la condanna a pagare un corrispettivo di circa 3mila sterline egiziane come risarcimento.

I passi da fare sono molti, ma la campagna di sensibilizzazione fumettistica sta regalando tanti risultati, perché sta ‘acchiappando’ l’attenzione dei passanti di tutte le età e può risultare utile per sensibilizzare sull’argomento soprattutto le generazioni più giovani.

Interpellate sull’efficacia del progetto, molte passanti donne hanno dichiarato che si tratta di una scelta utile, ma che le pene sono ancora troppo leggere per chi commette questo tipo di reati. L’educazione deve infatti partire dalla famiglia, che deve spiegare ai figli maschi che esiste una linea rossa che non deve essere oltrepassata, oltre la quale viene a mancare il rispetto verso il genere femminile.