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Catalogna al voto: vittoria a metà per gli indipendentisti

economia-2015-09-catalogna-elezioni-spreas-spagna-bigSi sono tenute ieri, domenica 27 settembre, le elezioni politiche in Catalogna, terra notoriamente molto ricca, che da anni annovera un forte fronte indipendentista fra le file dei politici al suo governo. Si tratta, anche per questa volta, di una vittoria a metà, in quanto la maggioranza dei catalani ha detto ‘no’ alla secessione, ma il fronte pro-indipendenza ha ottenuto una netta maggioranza dei seggi, 72 su 135, arrivando a toccare il 47.8% dei voti, un risultato elevato ma non sufficiente per dichiarare l’indipendenza della regione.

Il fronte pro indipendenza, formato da Junts per Sì e Cup, puntava ad ottenere una doppia maggioranza, sia di seggi che di voti, per recarsi al governo centrale di Madrid e affermare la volontà del popolo, ovvero quella di staccarsi dalla Spagna e correre da sola nel mondo come Stato completamente indipendente. Artur Mas, leader del movimento, ha quindi dovuto accettare questa vittoria a metà, che sicuramente ribadisce un sentimento di indipendenza molto forte, ma che non è bastata a dimostrare che la totalità dei cittadini catalani è d’accordo con le sue idee.

Secondo il leader, la Catalogna ha gettato le basi dell’indipendentismo e nelle prossime settimane verranno fondate le basi per quelle relative alla secessione dalla Spagna. Il leader ha affermato di avere vinto e quindi di disporre della legittimità che gli permette di portare avanti il progetto e di scrivere pagine ‘gloriose’ della storia della regione Catalana.

Stesso atteggiamento per il leader del Cup Antonio Banos, che ha twittato un addio allo Stato spagnolo. A Madrid la pensano però diversamente, in quanto il premier Mariano Rajoy ha dichiarato che lo Stato continuerà a garantire l’unità politica. Punti di vista diversi quindi, che ribadiscono una verità innegabile: sulla carta il governo di Madrid ha ragione, perché i numeri registrati al voto parlano chiaro, ma la Catalogna vuole diventare uno Stato indipendente e tante forze politiche stano concorrendo per attuare questa manovra, che da sogno si sta piano piano trasformando in una realtà sempre più vicina.