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In Ungheria arrestati oltre 170 profughi

migranti ungheriaE’ entrata in vigore la nuova legge ungherese sull’immigrazione e il governo di Budapest non esclude la costruzione di un muro anche nella frontiera rumena. In questi caldi giorni di fine estate l’Ungheria ha infatti dichiarato lo stato di emergenza in due contee che si trovano al sud del paese e che sono considerate come le zone di transito maggiore dei profughi che stanno raggiungendo il paese.

La legge varata in tempi brevissimi prevede che venga considerato reato anche il solo danneggiare la barriera di filo spinato alta quattro metri che è stata issata per ben 175 chilometri al confine con la Serbia e dona poteri speciali alla polizia, aprendo le porte all’impiego dei militari dell’esercito nelle frontiere.

Continua quindi la linea dura del governo di Budapest, che non si ferma di fronte alla richiesta europea e approva una legge che prevede ben tre anni di reclusione per chi cerca di entrare illegalmente nel paese.

Si tratta di una manovra speciale, che ha allertato ben 30 giudici, chiamati a giudicare e a processare per direttissima tutte le persone che non rispettano questa legge. Tradotta in pratica, la legge ha permesso di arrestare dalla mezzanotte della sua entrata in vigore ben 174 migranti in arrivo dalla Serbia, dei quali 45 sono stati subito incarcerati in quanto accusati di avere apportato dei danni alla barriera di confine.

La manovra rischia quindi di avere ripercussioni su uno Stato fragile come la Serbia, finora considerata una terra di passaggio, ma che ora potrebbe bloccare tutti i migranti che hanno scelto questa strada, i quali sono impossibilitati a varcare il confine, sia a causa del muro sia per ragioni legate all’approvazione della legge straordinaria.

L’Ungheria pensa quindi alla costruzione di un muro che potrebbe interessare il confine rumeno, una manovra che bloccherebbe definitivamente l’arrivo dei migranti che hanno scelto di proseguire il loro cammino da questa parte dell’Europa.