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La legge di stabilità. Accantonato l’8×1000, ora il 5×1000

Sotto la scure della legge di stabilità non l’8×1000 di cui tanto si parlava (convenzione Stato-Chiesa, in base alla quale bisogna trasferire tale percentuale allo Stato del Vaticano, e quindi alle confessioni religiose convenzionate con lo Stato) e per il quale non è necessario l’assenso esplicito da parte dei contribuenti, bensì il 5×1000. A chi è rivolto il 5×1000? Alle strutture classificate di utilità sociale (quindi, ad esempio, anche i circoli ricreativi).Alcuni fraintendono che il 5×1000 sia dedicato alle onlus contro la disabilità ma, in realtà, esse sono parte di un intero polpettone di enti ed istituti che hanno diritto.

Ed, in effetti, si è detto: “Bisogna fare chiarezza sulle modalità di destinazione del 5×1000”.Del 5×1000 ne aveva parlato, in precedenza, anche Renzi dichiarando che lo stanziamento per il 5×1000 fosse aumentato, in risposta anche agli slogan di protesta per le deficienze, dal punto di vista assistenziale, per i malati di sclerosi multipla.

Una legge di stabilità che tenta con varie forme di aggrapparsi al possibile. Ecco le altre decisioni che hanno suscitato un certo clamore:
– il carburante alle forze di polizia. Siamo alla frutta? Forse sì, perché la legge di stabilità ha stabilito che anche il carburante sequestrato, per chi ne fa richiesta, è disponibile per essere utilizzato dalle forze di polizia
– c’è stata molta pressione sul tema appalti pubblici in corso d’opera e debiti delle pubbliche amministrazione. E’ stato, così, data nuova linfa ai “fondi di solidarietà dei comuni” che dovranno essere utilizzati per pagare i lavori ad intervalli massimi di 2 mesi. Critiche oltrefrontiera sono arrivate su tale punto, ritenendo che, in realtà, i fondi per i Comuni sono stati diminuiti. Ma l’ottica che stiamo abbracciando non è più quella dei “finanziamenti a pioggia”, o almeno così dovrebbe essere in teoria.
– tra le varie forze di pressione non è riuscita ancora a prevalere un emendamento secondo il quale doveva pesare sullo Stato anche il controllo delle armi sceniche, utilizzate per i film. Tale emendamento è appositamente scattato ora che il nuovo 007 sarà girato proprio nella capitale romana.Non si capisce perché si continua ad asserire che in questo modo il favore sarebbe stato fatto alla produzione scenica. In ogni caso, è stato previsto uno slittamento dei controlli per gli anni successivi
– la rimodulazione dei servizi postali è stata interpretata come se lo Stato avesse destinato più fondi alle poste. In realtà, i nuovi emendamenti tendono a rendere più indipendente la partecipata dello Stato ed a rincarare le tariffe laddove dovesse servire, in ragione del volume di affari condotto, dal punto di vista territoriale. Già, infatti, Poste italiane, in un contesto di liberalizzazione dei servizi postali, si è mossa d’anticipo, rimodulando dal 1° dicembre le tariffe postali e segmentando l’offerta.

E questi sono solo alcuni dei tasti dolenti. Come al solito, si parte da un insieme di misure e durante il percorso se ne aggiungono molte altre, sotto forma di emendamenti.