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Beppe Grillo espelle i contestatori del Movimento

beppe grillo circo massimo 2014Quattro attivisti del Movimento 5 Stelle sono oggi stati espulsi da Beppe Grillo in persona, perché avevano contestato il Movimento stesso al Circo Massimo. Si tratta di Giorgio Filosto, Orazio Ciccozzi, Pierfrancesco Rosselli e Daniele Lombardi. L’annuncio arriva direttamente da Grillo sul suo visitatissimo blog: «Hanno approfittato del loro ruolo di responsabili della sicurezza del palco di Italia5Stelle per occupare il palco stesso (…) In rispetto per gli oltre 600 volontari che hanno dedicato il loro tempo e lavoro per il successo dell’evento Italia 5 Stelle e delle centinaia di migliaia di attivisti del MoVimento 5 Stelle presenti all’evento, i 4 sopracitati sono fuori dal MoVimento 5 Stelle».

Come sempre, l’ultima parola spetta al ‘portavoce’ del Movimento, che ha decretato l’espulsione dei quattro senza alcun tipo di contraddittorio. La decisione non è piaciuta molto agli attivisti 5 stelle, come a Luigi che su Twitter commenta: «Abbiamo chi?! Democrazia diretta dove?!», e Adriano rincara: «Sembra un’esagerazione…hanno detto la loro e nessuno li ha cagati…non bastava?».

Ma nonostante le bacchettate a Grillo su Twitter, il leader non torna sulla sua decisione, così come non lo ha fatto in passato. I quattro sono stati colpevoli di aver occupato il palco per pochi minuti con uno striscione, OccupyPalco. Si è trattato di un’iniziativa volta a mettere in evidenza alcuni aspetti del movimento che, a parere dei contestatori, andrebbero migliorati, come ha spiegato su Facebook Orazio Ciccozzi: «Occupy palco non vuole distruggere ma migliorare».

E Ciccozzi poi sottolinea come non considera affatto l’espulsione dal Movimento valida: «nessun P.S., arbitro o “Staff” ci potrà mai togliere la maglia di attivista del Movimento, visto che questa maglia non si ottiene con un’iscrizione su un portale ma con l’impegno».

Sempre su Facebook, intanto, Grillo condivide la foto dello striscione #occupypalco al Circo Massimo e i quattro volti evidenziati da un cerchietto rosso, come se fossero bersagli da eliminare. Ma il web non condivide, e tanti sono gli attivisti sempre più contrariati.