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“Morte di un uomo felice” vince il premio Campiello, scritto da Giorgio Fontana

Giorgio-FontanaE’ Giorgio Fontana il vincitore della 52esima edizione del premio Campiello con “Morte di un uomo felice”edito da Sellerio.

Lo scrittore, 33 anni di Saronno, tra i più giovani a vincere il premio nella storia del Campiello, ha avuto107 voti su 291 arrivati dalla Giuria popolare dei trecento lettori anonimi. Fontana ha esordito con “Buoni proprositi per l’anno nuovo”, edito da Mondadori, e ha già vinto il premio Sciascia e il Tondelli.

Morte di un uomo felice narra delle inquietudini di un magistrato Giacomo Colnaghi, impegnato nella lotta al terrorismo negli anni di piombo con in controcanto la storia di suo padre, un partigiano. Giacomo Colnaghi ricorda i tanti Ambrosoli e Alessandrini che negli Settanta persero la vita, a causa del loro lavoro. Lo scrittore, che, ironia della sorte, porta il nome della piazza di Milano che vide l’inizio di quegli anni insanguinati.

“Grazie di cuore alla giuria dei letterati, dei lettori. Al mio editore Sellerio. Lo prendo come una pacca sulla spalla per lavorare meglio. Come diceva Stephen King quando si scrivere bisogna chiudere la porta e lasciare tutto dietro di se però poi quando si apre la porta e non trovi nessuno ci rimani male” ha detto Fontana mentre riceveva il premio dalle mani di Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto.

“Quello che più mi stava a cuore è il rapporto tra padre e figlio a cui sono legati temi come la riflessione sulla giustizia e il rapporto fra generazioni. Ho fatto un lavoro di ricerca molto grosso e ho usufruito del distacco che mi può dare non aver vissuto quegli anni”, ha spiegato Fontana lavora in una agenzia di software di giorno e scrive di sera e è autore di quattro romanzi.