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Damiana ha scelto di Morire in Svizzera con l’eutanasia. “Rimpiango di non averlo potuto fare a casa mia, in Italia”.

eut_0L’intervista, registrata lo scorso 28 agosto, messa oggi in onda e pubblicata sul web dalla radio, tratta di eutanasia. Damiana era malata da sclerosi multipla da quattordici anni, e ha scelto di praticare l’eutanasia in una clinica svizzera.

A raccontare la sua storia è RadioRadicale che ha intervistato la donna poco prima che partisse per trovare pace grazie al suicido assistito in Svizzera. Il video toccante dell’intervista a Damiana fa riflettere sul diritto di vita e di morte e sul concetto di vita: cos’è la vita? Quando la vita è davvero vita? “La vita è godere di quello che c’è” spiega la donna.

“Damiana, 68 anni, era affetta da sclerosi multipla, una malattia degenerativa che piano piano l’ha privata della sua autonomia.
Nonostante abbia fatto tutte le terapie necessarie la degenerazione andava avanti. Si è messa in contatto con Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, con cui si è incontrata già 3 anni fa. A quel tempo aveva ancora un po’ di autonomia ma poi, con l’aggravarsi della situazione, ha deciso di trovare una via di uscita” fa sapere l’associazione Coscioni.

Damiana nel video di 15 minuti ha tra l’altro dichiarato: “Avevo dolori atroci alle gambe. Non volevo aspettare di rimanere paralizzata. La mia dignità mi impedisce di ricevere assistenza per l’igiene e per la nutrizione. Uno che ha amato la vita, che è poter godere di quello che c’è fuori, e poi gli viene negato tutto….la vita non ti appartiene più. Ho speso 10000 euro per andare a morire in Svizzera. E chi non può permetterselo? Come fa? Rimpiango di non aver fatto tutto in Italia. Io vado in Svizzera ma spero che le altre persone possano finire dolcemente in Italia”.

Una legge di iniziativa popolare è ferma da un anno in parlamento. ”Ci sono persone che fanno scelte diverse in condizioni peggiori, ed è un dovere garantire loro l’assistenza necessaria – ha ricordato Marco Cappato, tesoriere dell’associazione – il punto non è valutare se una vita sia degna di essere vissuta, ma garantire un diritto civile”.

 Damiana e’ morta lo scorso 4 settembre, due giorni dopo essere partita per la Svizzera.