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Liberi di ritrovarsi, Uganda:primo Gay Pride dopo lo stop alla legge anti-omosessuali

30333505_in-uganda-la-corte-annulla-la-legge-contro-gay-0Si sono ritrovati in centinaia in un giardino botanico a Entebbe, per il primo evento pubblico in favore dei diritti gay, dopo che la giustizia ugandese ha bocciato una legge che rendeva il reato di “omosessualità aggravata” punibile anche con l’ergastolo.

“Siamo un gruppo di persone che hanno sofferto abbastanza. Siamo ugandesi che hanno il diritto di riunirsi in un luogo pubblico e stiamo andando a divertirci”. Queste le parole di una partecipante al gay pride organizzato sulla spiaggia di Entebbe, in Uganda.
Danzando e cantando sulle sponde del Lago Vittoria i militanti gay in Uganda hanno organizzato il loro primo Pride, dopo l’annullamento da parte della Corte Costituzione della legge anti omosessuali, tra le più repressive al mondo.

Ma il governo contrattacca appellandosi a tale decisione. “Questa è l’occasione per ritrovarsi, visto che fino ad ora dovevamo nasconderci a causa della legge contro l’omosessualità – ha affermato una delle organizzatrici del corteo, Sandra Ntebi -. Oggi è un giorno di festa per tutti noi”. Secondo la stessa fonte la polizia ha autorizzato la manifestazione, che si è tenuta in un giardino botanico ad poco meno di un chilometro dal palazzo presidenziale di Entebbe, a 35 km dalla capitale Kampala.

Molti manifestanti hanno indossato maschere, per non essere identificati pubblicamente dalla polizia che comunque ha circondato il corteo. I gay negli anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni in Uganda. Alcuni hanno sventolato bandiere arcobaleno mentre ballavano sulla spiaggia

Al momento, nonostante la legge più recente sia stata dichiarata incostituzionale, in Uganda l’omosessualità è ancora punibile per legge. È considerata un crimine in altri 37 Paesi africani. Tre di questi (Nigeria, Mauritania e Sudan) prevedono la pena di morte.