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La Toscana delibera di offrire la fecondazione eterologa ai propri cittadini nei centri pubblici, privati e convenzionati.

2689795-gemelli2La Regione Toscana ha approvato una delibera che consente ai centri pubblici, privati e convenzionati di fecondazione assistita di offrire la procedura eterologa, cioè con donazione di gameti.

Le norme contenute nella delibera – che come ha tenuto a precisare l’assessore alla Salute Luigi Marroni vuole “rappresentare un ponte tra oggi e il momento in cui il governo disciplinerà l’intera materia” – mirano a garantire che le donazioni avvengano attraverso protocolli medico-sanitari rigorosi e si assicuri piena ed effettiva gratuità delle donazioni, scongiurando così rischi di commercializzazione.
Le direttive prevedono l’adozione di tutte le iniziative necessarie per rispettare tracciabilità, anonimato e privacy. I centri che vorranno effettuare la particolare procedura sono chiamati ad un atto di responsabilità e dovranno, in questa fase di avvio, autocertificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa regionale e delle disposizioni contenute nella delibera approvata dalla Giunta.

Per l’assessore Marroni la delibera “riempie lo spazio di incertezze che si è aperto dopo la sentenza della Corte costituzionale. La Toscana ha perciò deciso di intervenire, dettando direttive certe e per evitare un far west in una materia così delicata.

Vorrei a tal proposito fare un grosso apprezzamento per come il governo sta affrontando la materia e ribadire che le norme contenute nella delibera avranno valore fino a che il governo non emanerà la propria direttiva. Un’omogeneità a livello nazionale è assolutamente auspicabile.

Non si tratta assolutamente di una fuga in avanti ma di un ponderato atto di responsabilità preso per dare un quadro certo, almeno in Toscana, in attesa di provvedimenti del governo o del Parlamento”.