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In Libia è guerra, fuga degli occidentali

13270911_guerra-in-libia-in-tempo-reale-tradotto-da-al-jazeera-5E’ guerra a Tripoli. Quasi 100 morti e 400 feriti è il nuovo bilancio di due settimane di scontri nella sola capitale, dove le diverse milizie si contendono il controllo dell’aeroporto internazionale, in una prova di forza che non è solo territoriale e che si dimostra sempre più violenta.

Anche a Bengasi, in Cirenaica, si contano solo oggi almeno 38 morti in scontri tra forze speciali libiche e gruppi armati islamici. L’allarme è sempre più alto, tanto che dopo gli Stati Uniti, che ieri hanno evacuato tutto il personale dell’ambasciata, oggi anche Gran Bretagna, Germania, Olanda , Francia, Belgio, Turchia, Spagna e Malta,Regno Unito hanno invitato i propri concittadini a lasciare la Libia.

L’ambasciata italiana resta “aperta e operativa”, ma il governo ha disposto “da giorni un piano di tutela dei connazionali nelle zone più a rischio”: oltre 100 italiani che ne hanno fatto richiesta sono stati trasferiti fuori dal Paese, ha riferito la Farnesina.

Il sito della Farnesina “Viaggiare sicuri” sconsiglia “tassativamente” di recarsi a Bengasi o in Cirenaica e invita “i connazionali ad evitare temporaneamente viaggi anche nella capitale”. L’ambasciata a Tripoli resta comunque “aperta, operativa e sempre contattabile”.

“La nostra ambasciata – conferma la nota del ministero – continua ad assicurare il massimo impegno a tutela della collettività e degli interessi italiani in Libia”. Dal canto suo, l’Eni ha infatti reso noto che “le attività proseguono regolarmente”, pur monitorando “con attenzione l’evolversi della situazione”.