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Ecco Lokomat, un robot di ultima generazione che consente il recupero della funzionalità delle gambe nei pazienti con disabilità motorie dovute a danni neurologici.

LP_LG_Affoltern_P1_0601_001_PresseTornare a camminare grazie all’aiuto di un robot. Il sogno che si avvera all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha appena presentato Lokomat. Un robot di ultima generazione progettato per consentire il recupero della funzionalità degli arti inferiori, nei pazienti pediatrici con disabilità motoria.

Il robot di ultima generazione è progettato per consentire il recupero della funzionalità delle gambe nei pazienti con disabilità motorie dovute a danni neurologici, congeniti o acquisiti. ‘Lokomat’ è un sofisticato macchinario per il trattamento riabilitativo delle patologie congenite e acquisite del sistema nervoso e muscolo scheletrico.

Utilizzato nei centri nazionali e internazionali di riabilitazione più avanzati, può essere adattato alla lunghezza degli arti dei bambini durante la crescita, a partire dall’età di 3 anni e consente di controllare in tempo reale ogni fase del passo, supportando e correggendo i movimenti delle gambe dei piccoli pazienti.

Questo nuovo macchinario “hi tech”, grazie alla donazione della Fondazione Roma, andrà ad arricchire la dotazione tecnologica del MARLab, il laboratorio di robotica e analisi del movimento dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Santa Marinella.

Il Lokomat è costituito da quattro componenti principali: l’esoscheletro che viene indossato dal bambino e ne controlla il cammino, il tapis-roulant che si muove in sincronia con i passi, un sistema per alleggerire il peso e ridurre la fatica e l’interfaccia con la realtà virtuale che consente un approccio ludico alla terapia.

A pieno regime il Lokomat potrà essere utilizzato da almeno 6 pazienti al giorno che effettueranno sedute di circa un’ora e mezza. Per ciascuna seduta (ogni trattamento ne prevede in media 20) personale appositamente preparato adatterà il robot alle esigenze specifiche del bambino. Si stima che saranno circa 100 i bambini che in un anno potranno trarre vantaggio dal nuovo robot