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100anni fa l’attentato di Sarajevo che portò alla prima Guerra Mondiale, due francobolli per ricordare

sarajevo-660x330Le poste austriache hanno emesso oggi due francobolli per ricordare l’attentato di Sarajevo, I due francobolli (da 70 e 62 centesimi di euro) sono raccolti in un foglietto e mostrano i ritratti dell’arciduca Francesco Ferdinando e della moglie Sofia; sulla sfondo, un disegno che raffigura l’attentato da un giornale dell’epoca.

Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia vennero colpiti a morte con alcuni colpi di pistola sparati da Gavrilo Princip, diciannovenne serbo appartenente alla Giovane Bosnia, gruppo politico che mirava all’unificazione degli slavi del sud. Fu la scintilla che portò alla Prima Guerra Mondiale: un mese dopo, infatti, il 28 luglio, l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia.

L’assassinio di Sarajevo fu organizzato da studenti anarchici fra i 16 e i 20 anni,  oltre a Princip, altri studenti avevano avuto diversi compiti nell’attentato e si erano accordati per suicidarsi una volta portato a termine. Nessuno lo fece, per motivi diversi e un po’ comici. Il mese successivo, l’Austria dichiarò guerra alla Serbia provocando diverse reazioni che avrebbero in seguito causato la Prima Guerra Mondiale.

L’attentato fu opera di un ragazzino fanatico di vent’anni, dai suoi due spari, come conseguenza,ci furono trenta milioni di morti macellati nel più grande conflitto armato cui il mondo avesse mai assistito.

Un giornale dell’epoca così lo descrive: “L’arciduca ereditario Francesco Ferdinando si reca in Bosnia accompagnato dalla sua consorte a presenziare colà le manovre militari e, nel mentre attraversavano la città di Sarajevo in automobile, furono proditoriamente uccisi con rivoltella da un Serbo di nome Princip. Il fatto destò universalmente tristissima impressione, e il pubblico si mise in attesa del conseguente gravissimo castigo con cui l’Austria avrebbe vendicato il delitto e il proprio insulto. Ne seguì il processo, che assodò l’esistenza di una vasta congiura serba contro l’arciduca e contro l’Austria stessa colla complicità del governo Serbo stesso aizzatovi dal contegno della Russia”.

Da quel attentato scaturì un immane tragedia.