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“RESURRECTION” l’ultimo album di Anastacia che sarà all’Arena di Verona il 1giugno

31257_ppl“Resurrection” è l’ultimo album di Anastacia, la cantante americana ne parla ricordando i momenti difficili che recentemente ha dovuto e saputo superare.

“Quando stavo preparando questo album sentivo che rappresentava la mia resurrezione – ha detto -. Sono contenta di essere tornata”.Sono passati oramai sei anni dall’ultimo album, ma l’amore dei suoi fan è rimasto immenso.”Vi guardo negli occhi e lo ripeto oggi come dieci anni fa – afferma -. Siete la mia famiglia, vi sono molto grata per come mi avete accettata”.

“Resurrection” ha molti significati, due dei quali sono intrecciati a filo doppio con il privato di Anastacia. “Intanto tempo fa mi è stato detto che nella mitologia greca il mio nome significava ‘resurrezione’ – spiega -. Inoltre venivo da un periodo durissimo, difficoltà personali e poi l’anno scorso, quando stavo lavorando all’album, il cancro. Quindi non sapevo cosa mi avrebbe aspettato ma sentivo che questo sarebbe stato il lavoro della mia rinascita”.

“Sono forte ma i momenti difficili arrivano anche per me – dice -. Non è sempre facile. Quando sono stata male ho voluto che non si sapesse tutto quello che avevo passato e non girassero foto di me in ospedale per non turbare chi mi segue e mi vuole bene. Ma ora è importante parlarne perché voglio dire che si può lottare e vincere”.

Il 1 Giugno all’Arena di Verona, Anastacia sarà protagonista di una serata evento organizzata per festeggiare i “100 anni d’Opera + 1”. Per Anastacia è la prima esibizione nello storico anfiteatro, sarà accompagnata dall’orchestra e coro dell’Arena.

Dopo il calvario con  la recidiva del tumore al seno che l’aveva colpita anni fa, la cantante è stata sottoposta a una doppia mastectomia. Adesso è guarita ed è rinata,  lei utlizza la sua storia per dare coraggio agli altri. “Il mese della consapevolezza del cancro al seno offre a tutti quelli che stanno affrontando questo male un possibilità di ottenere forza e supportarsi l’un con l’altro – ha detto in un messaggio -. La diagnosi precoce mi ha salvato la vita due volte. Continuerò la battaglia e a diffondere la mia voce in ogni modo che potrò”.

E’ una donna veramente grande, grande, grande.