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“MATRIMONI FORZATI” illegali in Gran Bretagna

matrimoni-forzati-561-kL0C-U402059828300DPG-329x203@IoDonnaIn Gran Bretagna dal mese di giugno le unioni avvenute contro la volontà degli sposi saranno dichiarate illegali.

E’ stata la regina Elisabetta II a richiedere al parlamento di approvare velocemente una legge in tal senso. La Gran Bretagna è tra i paesi europei dove il fenomeno è più diffuso visto la presenza di vaste etnie asiatico-britanniche in particolare India, Turchia, Pakistan, Afghanistan.

I genitori o parenti che risulteranno colpevoli di aver costretto un individuo a sposarsi contro la propria volontà rischieranno di scontare lunghe condanne.    Più rigide saranno anche le pene previste per episodi di violenza e delitti di onore legati a un matrimonio forzato. 

Theresa May ministro degli interni  grande sostenitrice del provvedimento, ha dichiarato: “I matrimoni coatti costituiscono una forma di schiavismo vero e proprio. Si differenziano dai matrimoni combinati, in quanto questi, pur organizzati dalle famiglie, sono concordati con i giovani, che rimangono liberi di accettare o meno. Quelli forzati sono invece un abuso orrendo e inaccettabile. La Gran Bretagna non può tollerarlo”. Il problema era rafforzare i le misure di protezione per le giovani nate in Gran Bretagna, che spesso vengono inviate nei paesi di origine dei genitori con la scusa di una vacanza, quando il vero motivo è, invece, quello di incontrare lo sposo prescelto dalle famiglie e sposarsi sul posto, senza possibilità di ribellarsi. Lo scorso anno, oltre 2mila casi sono stati segnalati alle autorità inglesi (circa l’85% riguardavano donne, mentre il restante 15% ha visto come protagonisti uomini). Ma il numero totale, avverte il ministro, può superare gli 8mila, spesso coinvolgendo “spose bambine”, ragazze di età minore ai 15 anni, con un caso, registrato nel 2011, riguardante addirittura una bambina di 5 anni”.

Gli inglesi si affiancano all’Austria,Germania, Danimarca, Belgio, Norvegia, che già da diversi anni hanno criminalizzato il matrimonio forzato, considerandolo un reato penale.  Nell’Italia multiculturale , invece,  si lotta ancora per dare rilevanza a un fenomeno in continua crescita e per creare una legislazione in grado di fermarlo.