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Dopo il blitz della Guardia di Finanza l’llva di Taranto chiude

L’Ilva ha annunciato questa sera che il sequestro dei rifornimenti destinati allo stabilimento siderurgico e il prodotto finito giacente sulle banchine del porto di Taranto deciso oggi dalla Procura nell’ambito di un’inchiesta per corruzione comporterà la chiusura dell’impianto. Il blitz della Guardia di Finanza ha portato a sequestri, sette arresti e due avvisi di garanzia. Sigilli a tutto il prodotto finito sulle banchine del porto di Taranto utilizzate dall’Ilva, in questo modo la merce non potrà essere commercializzata. La misura sarebbe stata adottata perché Ilva avrebbe violato le prescrizioni del sequestro adottato dall’Autorità Giudiziaria, nel luglio scorso, sugli impianti dell’area a caldo. Ed ora i lavoratori dell’area a freddo dell’llva, circa 5 mila, possono andare tutti a casa, a cominciare dal prossimo turno. I badge sono tutti disattivati. Tranne per lo staff e i dipendenti delle officine. Intanto tutti le sigle sindacali hanno deciso di occupare l’azienda con un presidio permanente. Rimarranno fino a quando non avranno rassicurazioni sul loro futuro.