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Il pesce d’aprile, com’è nato

come nasce pesce aprileDomani primo aprile, giornata dedicata agli scherzi, come si suol dire domani attenti al classico scherzo o meglio detto “Pesce d’aprile”. Non sono chiare le origini di questa festa goliardica che diverte i bambini ma anche i grandi, che amano fare piccoli e grandi scherzi al prossimo. Si festeggia la giornata detta “Pesce d’aprile”, un poco in tutto il mondo ma la data, non è sempre la stessa.

In America Latina la giornata degli scherzi è il 28 dicembre, mentre in India il 31 marzo. In Europa, il primo paese ad adottare il primo aprile, come la giornata degli scherzi fu la Francia e le persone oggetto degli scherzi erano dette “sciocchi d’aprile”. Anche l’adozione del simbolo del pesce, ha diverse spiegazioni, secondo alcuni si parla di “Pesce d’aprile” perché il mese d’aprile è il mese del segno zodiacale dei pesci.

Secondo altri l’associazione dello scherzo con il pesce, sarebbe dovuta al fatto che coloro che subiscono uno scherzo spesso restano sbalorditi e a bocca aperta proprio come un pesce che abbocca all’amo. Dalla Francia ben presto arrivò anche nel nostro paese l’usanza di architettare degli innocenti scherzi a danno di amici e conoscenti.

Si racconta che inizialmente, le “vittime” preferite degli adulti erano i loro bambini ai quali venivano dati pochi spiccioli per mandare a comprare cose inesistenti; come il pettine senza denti o lo spago che non fa nodi. Alle bizzarre richieste, i negozianti con una gran risata facevano capire ai poveri bambini che erano stati vittime del “Pesce d’aprile”, in compenso potevano tenersi le monete date loro per gli acquisti impossibili.

La nazione europea, dove è più sentita questa simpatica tradizione è il Regno Unito, dove tutti gli anni giornali, radio e anche le televisioni mandano in onda le notizie più assurde e divertenti. Memorabile è rimasto uno scherzo del 1957, l’emittente televisiva BBC mando in onda un fantomatico scoop sulla raccolta degli spaghetti in un campo in Svizzera.

Si vedevano dei contadini che raccoglievano direttamente dalle piante gli spaghetti, già cotti e li mettevano ad asciugare al sole. Il centralino dell’emittente televisiva fu in pochi minuti subissato di telefonate, tutti volevano sapere, dove si poteva acquistare la pianta degli spaghetti!

Guardiamoci le spalle domani e attenti a non essere la vittima inconsapevole e incredulona di un “Pesce d’aprile”.